Maria Chiara Gnocchi
Ci sono pochi autori che interessano, conquistano e intrigano diverse generazioni di critici e di lettori, senza soluzione di continuità. Albert Camus è uno di questi. L’Étranger (1942) è diventato prestissimo un “classico” e dalla sua pubblicazione ad oggi si sono moltiplicate le letture di quest’opera che appare tanto complessa dal punto di vista filosofico quanto (apparentemente) semplice dal punto di vista formale. Cercheremo di percorrere insieme alcune di queste letture e riletture, per concludere con l’accenno ad una riscrittura contemporanea del romanzo, che ne
contesta alcuni presupposti confermandone però, così, l’attualità, nel bene e nel male.