GUERRE IN CORSO

Ciclo di incontri di Geopolitica 2024

GUERRE IN CORSO.
Ridefinizione degli assetti geopolitici mondiali, dall’ “operazione speciale” russa al conflitto in Medio Oriente

con Lucia Capuzzi, Lucio Caracciolo, Fabrizio Maronta, Orietta Moscatelli, Luciano Pollichieni

L’idea generale alla base del corso è quella di tentare di valutare conseguenze ed effetti che la guerra di aggressione della Russia all’Ucraina e la guerra nel Medio oriente stanno direttamente o indirettamente determinando sul piano geopolitico mondiale e sulle condizioni dei popoli coinvolti.
In questo quadro saranno valutate le nuove tensioni e i nuovi conflitti, economici, politici o armati, tra le grandi tradizionali potenze e l’affacciarsi di nuovi pretendenti sulla scena planetaria.
Vogliamo anche sottolineare l’attenzione che sarà dedicata all’analisi del ruolo attuale dell’Europa  in questo ampio e convulso perimetro di problemi.
L’Europa appare afona e incapace di delineare una strategia che la ponga come interlocutore politico credibile sul piano internazionale. La stessa definizione dell’Europa come  “nano politico e gigante economico” sembra oggi subire una declinazione ulteriore.

 

lunedì 8 gennaio 2024 ore 17.30  Unimore

Lucio Caracciolo
“A che punto è la Guerra Grande”

Dal 24 febbraio 2022 il mondo ha cominciato a correre a una velocità paragonabile a quella che in genere prelude alle grandi guerre. Sembra avverarsi la profezia di papa Francesco sulla “terza guerra mondiale a pezzi”. Dal sanguinoso conflitto in Ucraina – scontro non troppo indiretto fra Stati Uniti e Russia – alla tensione crescente fra Washington e Pechino centrata su Taiwan, fino alla guerra fra Israele e Hamas che minaccia di incendiare l’intero Medio Oriente. Cosa succede? E come invertire questo piano inclinato?

Lucio Caracciolo dirige la rivista italiana di geopolitica Limes, da lui fondata nel 1993. Giornalista e docente, nel 1976 ha iniziato a scrivere per la Repubblica di cui ha guidato la sezione politica sino al 1983 e di cui resta editorialista. Dal 1986 al 1995 ha diretto MicroMega. Tra le sue numerose pubblicazioni, Terra incognita. Le radici geopolitiche della crisi italiana(2001), Il resto è politologia. Dialogo con Lucio Caracciolo (con M. Alloni, 2009), L’Europa è finita? (con E. Letta 2010), America vs America. Perché gli Stati Uniti sono in guerra contro se stessi (2011), Senza la guerra (con M. Cacciari, E. Galli della Loggia, E. Rasy, 2016) e La pace è finita (2022).

 

lunedì 15 gennaio 2024 ore 17.30  Unimore

Luciano Pollichieni
Questa volta è il nostro turno: le Afriche dentro la Guerra Grande”

Mentre l’Occidente è impegnato sui diversi fronti della Guerra Grande, come l’invasione russa dell’Ucraina e la ripresa della guerra tra Hamas ed Israele, gli Stati africani ballano da soli. Il motore della nuova geopolitica degli stati del continente è quello del soggettivismo africano una presa di coscienza di sé già percepibile nell’arte e a livello accademico e culturale. Approfittando di una serie di congiunture internazionali favorevoli i principali stati africani “soggettivisti” avanzano le loro prerogative a livello internazionale, trasformando il continente da oggetto di geopolitica a soggetto geopolitico. Le grandi potenze faticano ad adattarsi all’ascesa del soggettivismo e cercano di proporre nuovi modelli di cooperazione. In questo conteso si verificano tre macro-tendenze. La prima è la crisi delle grandi potenze e dei vecchi imperi coloniali, la seconda è l’ascesa delle medie potenze che diventano gli alleati prediletti degli stati africani, la terza è quella di una crescente assertività africana che si manifesta o nella ridiscussione dei rapporti di forza con gli altri soggetti geopolitici o nel non schieramento rispetto ai principali conflitti della Guerra Grande. La scommessa del soggettivismo africano è ambiziosa e deve fare i conti con alcuni limiti che caratterizzano il continente in questo momento storico.

Luciano Pollichieni è Analista Senior per la Fondazione Med-Or Leonardo dove si occupa di analisi geopolitiche della regione Sahel e del Corno d’Africa. Collabora sulle stesse tematiche con Limes, per cui si è occupato anche dell’analisi geopolitica dei gruppi jihadisti e di crimine organizzato, è Incaricato di Ricerca per il think-tank Critica dove conduce ricerche sulla geopolitica degli attori non statali. Tra i membri fondatori dello Urban Violence Research Network (UVRN), Luciano ha conseguito un dottorato in Relazioni Internazionali presso l’Università di Nottingham ed è stato invitato a presentare le sue ricerche dall’Unione Europea e dalle Nazioni Unite.

 

lunedì 29 gennaio 2024 ore 17.30 Unimore

Orietta Moscatelli
“La guerra in Ucraina e la crisi del sistema ex sovietico”

L’invasione russa dell’Ucraina ha una molteplicità di cause di non sempre facile lettura. Sulle recenti, drammatiche vicende ha ovviamente influito molto pesantemente anche il fatto che l’Ucraina facesse parte dell’Unione Sovietica e che la disgregazione del sistema ex-sovietico, che ha coinvolto numerosi Stati sia in Europa che in Asia, è avvenuta non solo all’interno di un complesso quadro di accordi e trattati bilaterali e multilaterali, ma anche trascinandosi dietro una serie di problemi storici, militari,  culturali, economici, religiosi , “geopolitici” che hanno avuto impatti diversi nelle varie aree dell’ex Unione Sovietico e nel blocco dell’ex Patto di Varsavia. Questa pesante eredità ha un impatto anche sul progetto di allargamento ad est, sia verso l’Ucraina che verso altri Paesi, della Unione Europea.

Orietta Moscatelli si occupa di Russia da tre decenni. Laureata all’Università Ca’ Foscari Venezia, ha studiato, vissuto e lavorato a Mosca negli anni Novanta, poi a Londra e Lione. Caporedattore esteri della agenzia Askanews, è analista della rivista di geopolitica «Limes» e collabora con la Scuola di geopolitica di «Limes». Da sempre si occupa di Russia ed Europa dell’Est. Autrice del libro Cecenia assieme a Mauro De Bonis e di Ucraina, anatomia di un terremoto con Sergio Cantone e di P. Putin e putinismo in guerra (Salerno ed. 2022).

 

lunedì 5 febbraio 2024 ore 17.30 Unimore

Fabrizio Maronta
“Le faglie europee nella partita Usa-Cina-Russia”

Da anni assistiamo al logoramento dell’egemonia americana per sopraggiunta stanchezza dell’egemone e connessa sfida esterna da parte delle “potenze revisioniste”. Ma anche per l’azione dei molti attori minori che s’insinuano nei vuoti di potere creati da questa competizione, con metodi e fini disparati. In questo quadro, un’Europa nata durante la guerra fredda sotto l’egida statunitense per la manutenzione di se stessa si trova a fare i conti con la propria irresolutezza, figlia di un vizio congenito. Correggibile? Forse, ma a costo di un ripensamento profondo della natura, dei fini e dei mezzi di un’Unione alla cui porta bussano, con crescente insistenza, le dure repliche della storia e le crisi di un mondo in piena riorganizzazione.

Fabrizio Maronta è Consigliere scientifico e Responsabile relazioni internazionali della Rivista italiana di geopolitica Limes. Laureato in Scienze Politiche (2003) e con un master in Politiche dell’Unione Europea (2004), tra il 2006 e il 2009 ha insegnato Geografia politica ed economica all’Università Roma Tre. Nell’a/a 2022/23 ha insegnato Storia delle Relazioni internazionali alla Scuola Sottufficiali dell’Esercito (Viterbo) per conto dell’Università della Tuscia. Tra il 2004 e il 2006 ha collaborato con il Ministero dell’Economia alla definizione della posizione italiana nel negoziato europeo sulle prospettive economico-finanziarie 2007-2013. Oltre a scrivere regolarmente su Limes, soprattutto di questioni geoeconomiche e di Europa, interviene su media nazionali e stranieri. Nel 2020 ha curato la voce “Neoliberismo” per l’Enciclopedia Treccani e attualmente sta scrivendo per Hoepli un libro sulla de-globalizzazione analizzata in chiave geopolitico-economica, la cui pubblicazione è prevista nel 2024.

 

giovedì 8 febbraio ore 17.30 Unimore

Lucia Capuzzi
“IL VOLTO della GUERRA”. Il volto delle guerre contemporanee. I volti che vengono rimandati dalle immagini delle guerre. I volti in cui ci si imbatte quando si va a raccontare la guerra.

Lucia Capuzzi (Cagliari, 1978), laureata in Scienze Politiche, PhD in Storia dei Partiti e dei movimenti politici all’Università di Urbino, con un master in Giornalismo in Università Cattolica, è inviata nella redazione Esteri del quotidiano «Avvenire» per l’America Latina e gli altri fronti di guerra recenti, Ucraina e Israele. I suoi reportage hanno ottenuto importanti riconoscimenti, tra cui il premio Luchetta (2014), il premio Colombe d’oro per la pace (2016), il premio Parise (2018), il premio Matano (2022). Ha pubblicato, tra l’altro, Il giorno prima della pace (2019), Frontiera Amazzonia. Viaggio nel cuore del pianeta (con Stefania Falasca, 2019), Un continente in rivolta. L’America latina tra protesta e speranza (2020). Di recente ha curato (con Antonella Mariani e Viviana Daloiso) Noi, afghane. Voci di donne che resistono ai talebani (2023), raccogliendo le testimonianze sui diritti negati delle donne in Afghanistan.

 

IX edizione del Corso di Geopolitica
promosso da
LUC LUP BOOREA
in collaborazione con
Limes

con il sostegno di
Fondazione Manodori

con la collaborazione di
Unimore

Sede del corso Unimore, Palazzo Dossetti, Viale Allegri 9

Iscrizioni dal 4 dicembre 2023

 

Per gli iscritti alla LUC
Contributo di partecipazione al corso: 35 euro
(anche con bonifico bancario IBAN:
IT25D0200812834000100351436)
Iscrizione alla LUC per il 2024: 30 euro
(tessera annua da gennaio a dicembre 2024)
Iscrizioni al corso dal 4 dicembre 2023
Per informazioni e iscrizioni: LUC
tel. 0522 452182
info@liberauniversitacrostolo.it
luc.wpdev.kalimera.it

 Per gli iscritti alla LUP
Costo di iscrizione al corso: 35 euro
tramite bonifico bancario con IBAN:
IT25P0834012800000000330260
Tessera ARCI Associazione Culturale
Laboratorio delle Idee: 15 euro
Per informazioni e iscrizioni: lup.re@libero.it
www.lupreggioemilia.wordpress.com