I Martedì della LUC. Appuntamenti tra Storia, Geopolitica, Letteratura, Arte, Attualità
Autunno 2023
Tutti gli incontri sono a ingresso libero e gratuito
Martedì 10 ottobre 2023, ore 17.30, Aula 2 Unimore, Viale Allegri 9 con Agostino Giovagnoli e Elisa Giunipero in dialogo con Mirco Carrattieri e Mattia Mariani
Martedì 24 ottobre 2023, ore 18.00, Aula 2 Unimore, Viale Allegri 9 con Eliana Di Caro in dialogo con Maria Rita Pantani
Martedì 31 ottobre 2023, ore 17.30, Aula Magna Manodori, Unimore con Guido Conti in dialogo con Gino Ruozzi
Martedì 7 novembre 2023, ore 17.30, Aula D1 (ex aula 2), Unimore con Maria Grazia Calandrone in dialogo con Annamaria Tagliavini
Martedì 21 novembre 2023, ore 17.30, Aula Magna Manodori, Unimore Annalisa Camilli racconta Ilaria Alpi Ilaria Alpi è stata uccisa a Mogadiscio, in Somalia, il 20 […]
Martedì 28 novembre 2023, ore 17.30, Aula Magna Manodori, Unimore con Walter Baricchi Il seminario offre una proposta specificatamente legata all’espressione artistica e mostra come questa […]
Martedì 5 dicembre 2023, ore 17.30, Aula Magna Manodori, Unimore Marta Serafini racconta Maria Grazia Cutuli Maria Grazia Cutuli è stata uccisa in Afghanistan il 19 […]
Martedì 16 gennaio 2024, ore 17.30, Aula Magna Manodori, Unimore, Palazzo Dossetti Maurizio Scarpari: La Cina al centro: Ideologia imperiale e disordine mondiale con l’autore dialogano […]
Martedì 6 febbraio 2024, ore 17.30, Aula Magna Manodori, Unimore, Palazzo Dossetti Massimo Mussini: Quattro passi per Reggio con l’autore dialoga Andrea Casoli Massimo Mussini in […]
Martedì 20 febbraio 2024, ore 17.30, Aula Magna Manodori, Unimore, Palazzo Dossetti Emanuele Trevi: La casa del Mago con l’autore dialoga Ivan Levrini Nel memorabile incipit di […]
Martedì 12 marzo 2024, ore 17.30, Aula Magna Manodori, Unimore, Palazzo Dossetti Elisabetta Moro con Marino Niola: Sirene. Il mistero del canto Variazioni sul mito. Omero, Ovidio, La […]
Martedì 26 marzo 2024, ore 17.30, Aula Magna Manodori, Unimore, Palazzo Dossetti Vivian Lamarque: L’amore da vecchia con l’autrice dialoga Franco Nasi In questi nuovi versi, vivaci e […]
Martedì 9 aprile 2024, ore 17.30, Aula Magna Manodori, Unimore, Palazzo Dossetti I Martedì della LUC a tema: Cultura Salute e Benessere Silvio Garattini: Prevenzione è rivoluzione. […]
Martedì 16 aprile 2024, ore 17.30, Aula Magna Manodori, Unimore, Palazzo Dossetti I Martedì della LUC a tema: Cultura Salute e Benessere Pier Luigi Rossi: L’intestino. Dalle […]
Martedì 23 aprile 2024, ore 17.30, Aula Magna Manodori, Unimore, Palazzo Dossetti I Martedì della LUC a tema: Cultura Salute e Benessere Elisabetta Donati: Invecchiare con …arte! […]
Martedì 10 ottobre 2023, ore 17.30, Aula 2 Unimore, Viale Allegri 9
Cina, Europa, Stati Uniti. Dalla Guerra fredda a un mondo multipolare
con Agostino Giovagnoli e Elisa Giunipero
in dialogo con Mirco Carrattieri e Mattia Mariani
I rapporti tra Cina, Europa e Stati Uniti sono diventati cruciali per il mondo intero e il confronto con il grande Paese asiatico sta ridefinendo la stessa identità dell’Occidente. Si intrecciano problemi inediti e questioni complesse: dai contrasti per Taiwan e il Mar Cinese Meridionale alla concorrenza tecnologica e allo spionaggio elettronico, dal confronto fra democrazie e autocrazie all’alternativa tra globalizzazione e decoupling, dal climate change alla guerra in Ucraina. Per affrontarli c’è bisogno di una maggiore conoscenza reciproca e di un più intenso confronto, al contrario di quanto avvenuto negli ultimi anni tra Cina e Occidente. Grandi narrazioni come la «fine della storia», lo «scontro di civiltà» o la «Nuova guerra fredda», nel mondo occidentale, il «Tianxia System», nel contesto cinese, suggeriscono visioni semplificatrici e spingono verso un conflitto potenzialmente devastante.
Agostino Giovagnoli e la sinologa Elisa Giunipero affrontano un tema di bruciante attualità e, al contempo, offrono uno strumento di approfondimento scientifico, privilegiando una prospettiva storica, per dar conto della complessità dei problemi e far emergere le molteplici interdipendenze che collegano anche mondi lontani e diversi tra loro. Nella prima parte del libro ricostruiscono i rapporti sino-occidentali dal 1945 al 1989, nella seconda affrontano i principali problemi dal 1989 a oggi, attraverso contributi di esperti europei e cinesi, con particolare attenzione al ruolo dell’Europa. Al di là di narrazioni sinocentriche, eurocentriche o basate sull’egemonia degli Usa, è in una nuova «storia globale» la chiave per affrontare questioni di comune interesse ma che rischiano di diventare casus belli.
Il libro “Cina, Europa, Stati Uniti” è edito da Guerini e Associati, Milano, 2023
Agostino Giovagnoli è docente di Storia della storiografia contemporanea all’Università Cattolica del Sacro Cuore.
I suoi studi hanno riguardato i rapporti tra Stato e Chiesa, la Chiesa in Italia tra XIX e XX secolo e il cattolicesimo politico italiano. Si è occupato inoltre di storia d’Italia, in particolare per quanto riguarda il periodo repubblicano. Si è anche interessato di storia delle relazioni internazionali nel XX secolo e, dal 2003, di storia della globalizzazione. Ha svolto ricerche sulla Cina contemporanea. E’ stato membro del comitato scientifico del programma televisivo Rai 3 Il tempo e la storia e in seguito in quello di Passato e presente, programma della stessa rete con replica su Rai Storia. Tra le numerose pubblicazioni ricordiamo Il partito italiano. La Democrazia cristiana dal 1942 al 1994, Laterza, 1996. Roma e Pechino. La svolta extraeuropea di Benedetto XV, Studium, Roma 1999. Storia e globalizzazione, Laterza, 2003. Il caso Moro. Una tragedia repubblicana, Il Mulino, 2005. Chiesa e democrazia. La lezione di Pietro Scoppola, Il Mulino, 2011. La Repubblica degli Italiani. 1946-2016, Laterza, 2016. Il Sessantotto. La festa della contestazione, San Paolo, Milano 2018; Nel mare aperto della storia, Laterza, 2021; Cina, Europa, Stati Uniti (con Elisa Giunipero),Guerini e Associati, 2023.
Elisa Giunipero E’ docente di Storia della Cina moderna e contemporanea e direttrice dell’Istituto Confucio dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Nel 2014 è stata visiting scholar presso l’Università Fudan (Shanghai). Tra le sue opere si segnala Chiesa cattolica e Cina comunista(Brescia 2007). Ha curato, tra gli altri, i volumi Un cristiano alla corte dei Ming. Xu Guangqi e il dialogo interculturale tra Cina e Occidente (Milano 2013); Cina e World History. Materiali didattici per lo studio della Cina nel contesto globale (2017); Uomini e religioni sulla via della seta (Milano 2018), Xu Guangqi e gli studi celesti. Dialogo di un letterato cristiano dell’epoca Ming con la scienza occidentale (2020). Cina, Europa, Stati Uniti (con Agostino Giovagnoli), 2023.
Mattia Mariani è nato a Reggio Emilia il 14 settembre 1968. Ha conseguito la maturità classica al liceo Ariosto di Reggio e la laurea in Scienze religiose all’Istituto santi Vitale e Agricola di Bologna.
Collaboratore prima del “Resto del Carlino” poi di Telereggio e Radioreggio , è giornalista professionista dal 1994. E’ stato direttore responsabile dell’emittente Mantova Tv dal 2008 al 2010, di Radioreggio dal 2010 al 2014 e dal 2014 è direttore responsabile di Telereggio. Ha scritto commedie dialettali e musicali. E’ iscritto all’associazione italiana di vessillologia.
Mirco Carrattieri Collabora con l’ Università di Modena e Reggio Emilia. Coordina il Comitato scientifico di Liberation Route Italia. E’ membro del Comitato scientifico dell’Istituto Cervi e di Istoreco, del quale è stato presidente dal 2009 al 2015. E’ stato direttore della rivista “E-Review” dal 2013 al 2022; direttore del Museo della Repubblica di Montefiorino e della Resistenza italiana dal 2016 al 2019; direttore generale dell’Istituto Nazionale Ferruccio Parri dal 2018 al 2021. Dottore di ricerca in Storia contemporanea, è assegnista di ricerca presso l’Università di Bologna. Si occupa di storia della storiografia, storia della Resistenza e public history. Tra i suoi ultimi lavori: La guerra partigiana, in M. Carrattieri-M. Flores (a cura di), La Resistenza in Italia: storia, memoria, storiografia, GoWare, 2018; La linea Gotica nella memoria pubblica, in M. Carrattieri-A. Preti (a cura di), Comunità in guerra sull’Appennino: la Linea Gotica tra storia e politiche della memoria, Viella, 2018 ; Oltre il crepuscolo. Giocare la guerra fredda, in C.Asti (a cura di), Mettere in gioco il passato, Unicopli, 2019; Per una public history italiana, in “Italia contemporanea”, 2019; La storia siamo noi: l’Almanacco del Popolo d’Italia, in G. De Luna (a cura di), Fascismo e storia d’Italia, Feltrinelli, 2022.
Martedì 24 ottobre 2023, ore 18.00, Aula 2 Unimore, Viale Allegri 9
Magistrate finalmente. Le prime giudici d’Italia
con Eliana Di Caro
in dialogo con Maria Rita Pantani
Graziana Calcagno, Emilia Capelli, Raffaella d’Antonio, Giulia De Marco, Letizia De Martino, Annunziata Izzo, Ada Lepore, Gabriella Luccioli sono le “temerarie” vincitrici del primo concorso che, nel 1963, aprì le porte della magistratura alle donne: figure d’eccellenza, sconosciute ai più, che si misero in gioco sfidando il pregiudizio maschilista fortemente radicato in ambito giudiziario. Di questa pagina rende testimonianza Eliana Di Caro, giornalista del “Sole 24 Ore”, autrice di apprezzati lavori sulla condizione femminile. Anche in questo caso l’autrice scava nelle pieghe della storia per dimostrare quanto sia stato arduo il cammino delle donne. L’ accesso delle donne alla magistratura sembra oggi ovvio, ma alla Costituente le donne furono lasciate sole nella loro volontà di ottenere le stesse prerogative degli uomini. Nel seguire il percorso biografico e professionale di queste otto magistrate – ricostruito attraverso documenti e testimonianze di discendenti e colleghi – ci addentreremo in un’Italia caratterizzata da profondi mutamenti sociali e culturali, che sta faticosamente cambiando volto.
Il libro “Magistrate finalmente. Le prime giudici d’Italia” è edito da Il Mulino, Bologna, 2023
Eliana Di Caro Nata a Matera, è giornalista al Sole 24 Ore dal 2000, dopo aver lavorato al mensile Ventiquattro e alla redazione Esteri del quotidiano, dal 2012 è al supplemento domenicale di cultura nel ruolo di vice caposervizio e curatrice delle sezioni di Storia ed Economia e società. Fa parte del gruppo Controparola, fondato da Dacia Maraini nel 1992, con il quale ha pubblicato contributi per Donne della Repubblica (il Mulino, 2016), Donne nel 68 (il Mulino, 2018), Donne al futuro (il Mulino, 2021). Ha pubblicato Basilicata d’autore, Andare per Matera , laBasilicata (il Mulino, 2019), Le vittoriose. Storie di donne tenaci (Il Sole 24 Ore, 2020) e Le madri della Costituzione. Scrive dei temi legati alle donne – dei loro diritti e dell’emancipazione femminile – e della terra lucana. Appassionata di tennis, ogni tanto recensisce qualche libro sull’argomento.
Maria Rita Pantani Laureata in Giurisprudenza presso l’Università degli studi di Bologna, è stata cultore della materia in procedura penale presso la suddetta università sino al 1993 .
Entrata in magistratura nel 1993, ha svolto le prime funzioni quale magistrato di sorveglianza a Pavia, dal 1997 è stata Giudice presso il Tribunale penale di Reggio Emilia e, dal 2003, è Sostituto Procuratore presso il Tribunale di Reggio Emilia. Si occupa, tra l’altro, dei reati in materia ambientale, dei reati edilizi e dei reati contro la Pubblica amministrazione e in materia di appalti (area 2), e fa parte del gruppo “ Tutela persona e fasce deboli “ (area 3).
Audita, nel 2019, in Commissione Giustizia-Camera dei Deputati, ha depositato sue osservazioni scritte sulle proposte di legge in esame in tema di “riforme al codice penale, procedura penale e altre disposizioni per la prevenzione e il contrasto alla violenza di genere”. Fa parte del tavolo interistituzionale di contrasto alla violenza di genere del Comune di Reggio Emilia. Per la costante attenzione alla tutela dei soggetti più deboli nello svolgimento della sua attività è stata insignita della targa Amelia Earhart. Fino al 2021 è stata collaboratrice del gruppo di lavoro di magistrati esperti relativo ai reati di violenza di genere e domestica istituito presso la settima commissione del CSM. Ha curato, per il Codice Ipertestuale della Famiglia Utet, gli artt.576 e 576 c.p. e coordinato vari manuali su abuso dei minori e violenza sulle donne.
Martedì 31 ottobre 2023, ore 17.30, Aula Magna Manodori, Unimore
La siccità
con Guido Conti
in dialogo con Gino Ruozzi
Il racconto sofferto dell’Italia che è e che sarà, ma anche un romanzo di formazione attuale e intenso, nella suggestione narrativa della vita dei borghi rurali e della gente che vi abita.
È l’inizio di un’estate torrida, ormai da anni la pioggia non benedice i raccolti e le precipitazioni si sono fatte imprevedibili e violente. Nel piccolo paese dell’Oltrepò Pavese in cui abita Andrea la vita di chi coltiva la terra è sempre più difficile, basta una grandinata per perdere in poche ore il lavoro di mesi. La terra, crepata dalla sete, nasconde le sue risorse in profondità e così anche gli animali selvatici iniziano a manifestare comportamenti strani: come i tassi, che in cerca di frescura e di acqua hanno scavato tra le tombe del cimitero, e “quando si disturbano i morti ne soffre tutto il paese”. Andrea sa che la cosa migliore sarebbe andarsene, come fanno tanti, e cercare una nuova vita lontano da quella terra assetata anche se è lì che stanno le sue radici; ma allo stesso tempo è affascinato dai misteri della natura e dalla ferocia arcaica di suo padre e suo zio, che di notte gli consentono di seguirli nel bosco. Giorno dopo giorno la siccità si porta via i raccolti e la ragione di una intera comunità, in un crescendo di accadimenti e di presagi che intrecciano il destino degli uomini a quello degli animali. Per il protagonista di questo racconto e per una piccola volpe sarà un’estate di crescita, di dolore e di perdita, che Guido Conti narra con voce sicura, attenta a ogni dettaglio, capace di cogliere le epifanie che ogni stagione riserva a chi la attraversa.
Il romanzo “La siccità” è edito da Bompiani, Milano, 2023
Guido Conti E’ nato a Parma. Delle opere di narrativa ricordiamo: Il coccodrillo sull’altare (Guanda, 1998) Premio Chiara 1998; I cieli di vetro(Guanda, 1999) Premio selezione Campiello 1999; Un medico all’opera (Guanda, 2004), Premio Fiesole per la narrativa Under 40, 2005; Premio Settembrini per il racconto 2005; Il grande fiume Po (Mondadori, 2012) (Premio Carlo Levi 2013). La versione E-book ha vinto il premio Apple come miglior libro elettronico italiano. Quando il cielo era il mare e le nuvole balene (Giunti, 2018). Con Rizzoli ragazzi ha pubblicato due libri della saga di Nilou (tradotti in Corea del Sud, in Spagna e in Grecia, Austria e Cina). Per Mondadori ricordiamo il romanzo Le mille bocche della nostra sete. Da oltre vent’anni tiene corsi di scrittura presso scuole, biblioteche e università. Per il “Corriere della Sera” ha ideato e curato la collana “La scuola del racconto” in 12 volumi (2014). Da Rizzoli è uscito “Imparare a scrivere con i grandi”. Per la critica ha curato gli scritti giovanili di Zavattini, Cesare Zavattini, Dite la vostra, (Guanda, 2002); il carteggio fra Cesare Zavattini ed Attilio Bertolucci, Un’amicizia lunga una vita. Carteggio 1929-1984, (Parma, 2004). Con Giovannino Guareschi, biografia di uno scrittore, edito da Rizzoli nel 2008, ha vinto il premio Hemingway per la critica 2008.
Gino Ruozzi Già professore ordinario di Letteratura italiana presso l’Università degli Studi di Bologna e Presidente dell’ADI – Associazione degli Italianisti – è autore, tra gli altri, di Scrittori italiani di aforismi (2 voll., I Meridiani, Mondadori, 1994-96), Epigrammi italiani (Einaudi, 2001), Favole, apologhi e bestiari (BUR, 2007), Oggetti della letteratura italiana (Carocci, 2008), Animali della letteratura italiana (Carocci, 2009), Banchetti letterari (Carocci, 2011), Quasi scherzando, Percorsi del Settecento letterario da Algarotti a Casanova (Carocci, 2012), Ennio Flaiano, una verità personale (Carocci, 2012). Collabora stabilmente con il “Sole24 Ore” ed è Direttore della Biblioteca Maldotti di Guastalla.
Martedì 7 novembre 2023, ore 17.30, Aula Magna Manodori, Unimore
Dove non mi hai portata. Mia madre, un caso di cronaca
con Maria Grazia Calandrone
in dialogo con Annamaria Tagliavini
Dove non mi hai portata esplora un nodo intimo e complesso. Indagando la storia dei genitori grazie agli articoli di cronaca dell’epoca, Calandrone fa emergere il ritratto di un’Italia stanca di guerra ma non di regole coercitive. Un Paese che ha spinto una donna forte e vitale a sentirsi smarrita e senza vie di fuga.
1965. Un uomo e una donna, dopo aver abbandonato nel parco di Villa Borghese la figlia di otto mesi, compiono un gesto estremo. 2021. Quella bambina abbandonata era Maria Grazia Calandrone. Decisa a scoprire la verità, torna nei luoghi in cui sua madre ha vissuto, sofferto, lavorato e amato. E indagando sul passato illumina di una luce nuova la sua vita. Dove non mi hai portata è un libro intimo eppure pubblico, profondamente emozionante e insieme lucidissimo. Attraversando lo specchio del tempo, racconta una scheggia di storia d’Italia e le vite interrotte delle donne. Ma è anche un’indagine sentimentale che non lascia scampo a nessuno, neppure a chi legge. Quando Lucia e Giuseppe arrivano a Roma è l’estate del 1965. Hanno con sé la figlia di otto mesi, sono innamorati, ma non riescono a liberarsi dall’inquietudine che prova chi è braccato. Perché Lucia è fuggita da un marito violento che era stata costretta a sposare e che la umiliava ogni giorno, e ha tentato di costruirsi una nuova vita proprio insieme a Giuseppe. Per la legge dell’epoca, però, la donna si è macchiata di gravi reati: relazione adulterina e abbandono del tetto coniugale. Prima di scivolare nelle acque del Tevere in circostanze misteriose, la coppia lascia la bambina su un prato di Villa Borghese, confidando nel fatto che qualcuno si prenderà cura di lei. Piú di cinquant’anni dopo quella bambina, a sua volta diventata madre, si mette in viaggio per ricostruire quello che è davvero successo ai suoi genitori. Come una detective, Maria Grazia Calandrone ricostruisce la sequenza dei movimenti di Lucia e Giuseppe, enumera gli oggetti abbandonati dietro di loro, s’informa sul tempo che impiega un corpo per morire in acqua e sul funzionamento delle poste nel 1965, per capire quando e dove i suoi genitori abbiano spedito la lettera a «l’Unità» in cui spiegavano con poche parole il loro gesto.
Il romanzo “Dove non mi hai portata” è edito da Einaudi, Torino, 2023. Incluso nella cinquina finalista del Premio Strega 2023. Libro finalista del Premio Alassio Centolibri, un Autore per l’Europa 2023
Maria Grazia Calandrone è poetessa, scrittrice, giornalista, drammaturga, artista visiva, autrice e conduttrice Rai, scrive per «Corriere della Sera» e tiene laboratori di poesia nelle scuole e nelle carceri. Ha pubblicato numerosi libri di poesia tra cui: La scimmia randagia (Crocetti 2003 – premio Pasolini Opera Prima), Come per mezzo di una briglia ardente (Atelier 2005), La macchina responsabile (Crocetti 2007), Sulla bocca di tutti (Crocetti 2010 – premio Napoli), Atto di vita nascente (LietoColle 2010), La vita chiara (transeuropa 2011), Serie fossile (Crocetti 2015 – premi Marazza e Tassoni, rosa Viareggio), Gli Scomparsi (pordenonelegge 2016 – premio Dessì), Il bene morale (Crocetti 2017 – premi Europa e Trivio), Giardino della gioia (Mondadori 2019). Tra le opere in prosa ricordiamo invece, Splendi come vita (Ponte alle Grazie, 2021), Versi di libertà – trenta poetesse da tutto il mondo (Mondadori, 2022) e Dove non mi hai portata – Mia madre, un caso di cronaca (Einaudi, 2022) libro candidato al Premio Strega 2023.
Annamaria Tagliavini (Reggio Emilia 1954) si è laureata in Filosofia all’Università di Bologna e ha conseguito un Master in Management di Biblioteche, Archivi, e Centri Documentazione presso la Scuola di Management “Guido Carli” istituita presso la Libera Università di Studi Sociali- LUISS di Roma. Impegnata nel campo della politica e della cultura delle donne, si è occupata tra le altre cose di corsi di formazione, attività editoriali e di gestione di servizi culturali di genere. È stata per venticinque anni direttrice della Biblioteca Italiana delle Donne di Bologna e ha lavorato alla rete internazionale delle biblioteche delle donne Athena per la promozione degli Women’s Studies. E’ tra le fondatrici di “Wine” (Women Information Network in Europe), che riunisce le più importanti biblioteche, archivi e centri di documentazione delle donne europei.
Martedì 21 novembre 2023, ore 17.30, Aula Magna Manodori, Unimore
Le reporter di oggi raccontano le icone del giornalismo del passato
Annalisa Camilli racconta Ilaria Alpi
Ilaria Alpi è stata uccisa a Mogadiscio, in Somalia, il 20 marzo del 1994 insieme al cameraman Miran Hrovatin. Era inviata per il Tg3 ed era arrivata per la prima volta nel paese nel dicembre del 1992 per seguire la missione delle Nazioni Unite “Restore Hope”. Stava indagando su un traffico di Armi e rifiuti nel paese.
*una produzione della Fondazione Circolo dei lettori di Torino e Storielibere.fm
Annalisa Camilli è una giornalista italiana, è nata a Roma nel 1980. Ha lavorato per l’Associated Press e per Rai News 24 prima di approdare, nel 2007, alla rivista “Internazionale” per cui scrive reportage e inchieste. I suoi articoli sono stati tradotti da Politico, Open Democracy, The New Humanitarian, Woz e Rsi. Nel 2017 ha vinto l’Anna Lindh Mediterranean Journalist Award per l’inchiesta La barca senza nome, e per il giornalismo ha ricevuto nel 2019 il premio Cristina Matano e nel 2020 il Premio Saverio Tutino. Nel 2019 con un consorzio di giornalisti europei si è aggiudicata il Concordia award per la libertà di stampa. Ha scritto La legge del mare (Rizzoli, 2019) sulla campagna di criminalizzazione delle ong nel Mediterraneo, finalista al Premio Leogrande nel 2020 e al Premio Estense nel 2020. Ha scritto il saggio Un giorno senza fine. Storia dall’Ucraina in guerra (Ponte alle Grazie 2022), ispirato al podcast Da Kiev, di Storielibere.fm, in cui narra la sua esperienza in Ucraina durante l’invasione russa. È autrice del podcast Limoni, il racconto del G8 di Genova vent’anni dopo.
Martedì 28 novembre 2023, ore 17.30, Aula Magna Manodori, Unimore
Calamità e disastri nell’arte
con Walter Baricchi
Il seminario offre una proposta specificatamente legata all’espressione artistica e mostra come questa abbia interpretato, nei tempi, i più significativi eventi calamitosi che hanno colpito la terra, con particolare riferimento all’Italia.
Dalle più antiche rappresentazioni alle forme espressive più avanzate della videoarte è un percorso nella storia dell’arte che unisce alla documentazione dei fatti la sensibilità creativa degli autori.
E’ una rassegna di certo non esaustiva, ma molto rappresentativa di scenari catastrofici quali alluvioni e inondazioni, vulcani, terremoti, incendi, glaciazioni, frane e dissesti, eventi atmosferici.
Questi evidenziano come anche l’arte abbia sentito la necessità della memoria e della reinterpretazione degli eventi catastrofici recependoli come parte sostanziale della memoria collettiva della Umanità.
Catastrofi e disastri naturali o causati dal concorso e dalla responsabilità dell’uomo sono purtroppo di grande attualità, e sempre più frequenti e devastanti oggi, in un mondo sempre più soggetto ai cambiamenti climatici.
Il seminario offre una prospettiva singolare che concorre alla cultura della consapevolezza dei rischi.
Walter Baricchi Nato a Rio de Janeiro nel 1953, si è laureato in Architettura all’Università degli Studi di Firenze nel 1978. Libero professionista, ha orientato la propria attività di progettista e ricercatore nel campo del restauro e valorizzazione dei Beni Culturali, occupandosi in particolare dei temi dell’architettura fortificata, della casa e del paesaggio rurale, dell’architettura italiana d’oltremare. E’ autore di numerose pubblicazioni. Coniuga l’attività professionale con quella istituzionale. Attivo nel volontariato sociale è qualificato nella gestione dell’emergenza sismica. Dal 1980 è iscritto all’Ordine degli Architetti P.P.C. di Reggio Emilia, di cui è stato Presidente dal 2005 al 2016. Dal 2016 al 2021 eletto nel Consiglio Nazionale degli Architetti quale responsabile del Dipartimento Cooperazione, solidarietà e Protezione civile. Co-ideatore della Struttura Tecnica Nazionale per la Protezione civile.
Martedì 5 dicembre 2023, ore 17.30, Aula Magna Manodori, Unimore
Le reporter di oggi raccontano le icone del giornalismo del passato
Marta Serafini racconta Maria Grazia Cutuli
Maria Grazia Cutuli è stata uccisa in Afghanistan il 19 novembre 2001. Lo stesso giorno, il “Corriere della Sera”, di cui era inviata, pubblicò il suo ultimo articolo, che parlava della scoperta di un deposito di gas nervino nella base di Osama bin Laden.
*una produzione della Fondazione Circolo dei lettori di Torino e Storielibere.fm
Marta Serafini è giornalista del “Corriere della Sera”. Ha coperto conflitti e crisi in Ucraina, Siria, Iraq, Afghanistan, Turchia. È autrice de L’ombra del nemico. Una storia del terrorismo jihadista (ed Solferino). È vincitrice, tra gli altri riconoscimenti, del Premiolino 2022 per la copertura della guerra in Ucraina.
La rassegna dei Martedì della LUC è promossa dalla Libera Università Crostolo
con il contributo
della Regione Emilia Romagna
e del Comune di Reggio Emilia #RE2023
con il sostegno
della Fondazione Manodori
con la collaborazione
dell’Università di Modena e Reggio Emilia
con il patrocinio
del Ministero dell’Istruzione – Ufficio Scolastico Regionale dell’Emilia Romagna
INFO: LUC tel. 0522 452182
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